I SERVIZI LGS DRONI: AGRICOLTURA DI PRECISIONE
I droni per la lotta biologica alla piralide del mais in Piemonte
Il concetto di “agricoltura di precisione” si evoluto fino ad arrivare all’agricoltura 4.0 e consiste nell’utilizzare strumenti e strategie in grado di consentire all’azienda agricola di impiegare in maniera sinergica e interconnessa delle tecnologie avanzate con lo scopo di rendere più efficiente e sostenibile la produzione.
Una delle tecnologie 4.0 da poter applicare in campo agricolo riguarda l’utilizzo dei droni, che consentono di monitorare le diverse fasi agricole e facilitare il lavoro dell’agricoltore nelle varie stagioni dell’anno.
Questi mezzi, usati in campo agricolo, permettono di meccanizzare i cicli della coltivazione, eliminando i possibili errori umani e permettendo di intervenire in caso delle minacce che potrebbero presentarsi, come:
piogge eccessive
siccità
malattie delle piante
attacco da parte di parassiti
Nell’ultimo periodo, grazie alla diffusione dei droni, la difesa delle colture dai parassiti sta attraversando una nuova fase, perché se la nebulizzazione di diserbanti e prodotti chimici può rivelarsi dannosa per l’ambiente, grazie a questa nuova tecnica è possibile rilasciare sul terreno dei prodotti ecosostenibili, come acari utili e insetti e ottenere numerosi vantaggi.
Tra le colture maggiormente trattate con l’utilizzo di velivoli guidati da remoto c’è il mais
Il drone si rivela particolarmente utile ed efficace nella lotta contro la piralide (Ostrinia Nubilalis): si tratta di un lepidottero che insieme alla diabrotica costituisce uno dei principali nemici del mais. È una farfalla somigliante a una falena che causa danni molti importanti, oltre che alle colture di granoturco, anche alle coltivazioni di fagiolini, peperone, canapa, mele e sorgo.
Le larve della piralide scavano delle gallerie nei fusti della pianta, con delle conseguenze che spesso possono rivelarsi irreversibili per le coltivazioni. I primi adulti compaiono tra maggio e giugno, mentre la seconda generazione di larve si prolunga per tutta l’estate, con un picco che va dalla fine di luglio e prosegue per tutto agosto.
E’ quindi necessario far fronte al problema che spesso mette in ginocchio gli agricoltori
Anziché ricorrere a sostanze chimiche, tuttavia, è possibile optare per una scelta assolutamente naturale con un drone in grado di distribuire capsule di cellulosa che contengono le uova di un insetto antagonista (Trichogramma Brassicae), una specie di vespa piccolissima, che si nutre di uova e riesce a neutralizzare la piralide e a garantirne il controllo efficace anche nei tempi successivi.
L’operatore svuota il sacchetto contenente le capsule all’interno del drone che viene fatto sollevare in volo e una volta arrivato sul campo di mais rilascia le capsule. Nel giro di un paio di settimane, le uova di Trichogramma Brassicae si schiuderanno e la lotta alla piralide potrà iniziare senza l’utilizzo di chimica e Ogm, salvaguardando in questo modo la microfauna che spesso soccombe durante l’impiego indiscriminato di diserbanti.
Fondamentale per la buona riuscita dell’operazione è capire qual è il momento giusto per iniziare la distribuzione e per farlo si incrociano i dati dei bollettini di colture erbacee con alcune trappole a ferormoni posizionate sul territorio che indicano il momento esatto dell’ovatura. Distribuire gli insetti antagonisti dopo l’ovodeposizione della piralide non permetterebbe di colpire adeguatamente il ciclo dell’insetto dannoso.
L’utilizzo dei droni nel trattamento del mais è importante e vantaggioso
I droni non calpestano il mais, non danneggiano le tubazioni della microirrigazione, sono elettrici e non emettono CO2, sono veloci e a residuo zero, quindi non inquinano le derrate con un principio attivo chimico e questo è fondamentale anche per gli allevatori.
L’uso dei droni amplia i confini della lotta biologica riuscendo a coprire delle aree molto ampie in tempi decisamente brevi, mantenendo la precisione di distribuzione che determina l’efficacia del trattamento biologico.
Inoltre, grazie a questi velivoli, l’agricoltore può evitare di ricorrere ad attrezzature come i trampoli, che potrebbero danneggiare il terreno e schiacciare le piante, e può operare su terreni difficili da raggiungere o dopo precipitazioni molto intense in cui trattori e trampoli non potrebbero essere impiegati.
LGS DRONI effettua trattamenti biologici con il drone a difesa delle colture in tutto il Piemonte, la Liguria e la Lombardia.
Il nostro team è formato da piloti professionisti certificati ENAC ed esperti nell’agricoltura di precisione in grado di effettuare trattamenti biologici a difesa delle colture.
Il lancio via drone garantisce la copertura di ampie estensioni e soprattutto può operare su terreni difficili da raggiungere. È un trattamento 100% Biologico e Naturale che comporta benefici alla salute e all’ambiente.
