A Sottomarina i droni diventeranno protagonisti in una nuova applicazione, quella dei salvataggi in mare più rapidi e sicuri, garantendo una maggiore sicurezza di tutti i bagnanti e un grande supporto per i soccorritori
I droni, capaci di muoversi agilmente all'interno di un contesto arboreo, di sorvolare vaste aree in poco tempo e di raggiungere anche quelle zone che per l’uomo risultano pericolose, rappresentano il futuro nella tutela e salvaguardia dei boschi.
Da inizio 2021 il settore delle consegne è sottoposto a importanti test in questa direzione: proprio in questo mese di dicembre a Torino sono state effettuate prove di consegne dal cielo attraverso l’utilizzo di droni.
I ricercatori del California Institute of technology (Caltech) hanno progettato un Robot che è anche drone: LEONARDO (“LEgs ONboARD drOne”) è capace di spostarsi camminando e, grazie alle 4 potenti eliche ad angolo, può trasformarsi autonomamente in drone volante.
Un nuovo progetto di ricerca e test, a Sidney, sta sperimentando l’utilizzo dei droni come arma per spaventare e far volare via questi uccelli dalle coltivazioni e dai vigneti, salvando così la produzione in corso.
Un progetto sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Torino, Italdesign, Airbus, si inserisce nella cornice di Torino City Lab e verrà ampliato e sviluppato attraverso aziende e startup innovative con la fondazione Links.
Per facilitare le attività di soccorso nelle tragedie, l’università di Bologna ha messo a punto un drone capace di perlustrare rapidamente zone inaccessibili, anche di notte e anche in condizioni estreme e difficili.
Qualche anno fa sembrava pura fantascienza: un drone che potesse fare le consegne in modo rapido ed efficace e i pacchi che ti arrivano a casa in pochi minuti. E oggi?
I ricercatori del Karolinska Institutet hanno dimostrato come un drone equipaggiato con un defibrillatore arriva a destinazione entro 5 minuti dal suo lancio