Il mondo delle consegne potrebbe puntare sui Droni per i servizii Delivery
Se ne è parlato spesso e tante volte: i droni come strumenti per effettuare le consegne.
I benefici sono evidenti: rapidità, abbassamento dell’inquinamento, comodità, ecc. Così come, però, sono anche evidenti i tanti limiti ancora netti, prima di tutto tecnologici e normativi.
Quindi, se ancora non è possibile immaginare droni che trasportano e consegnano pacchi direttamente nelle case delle persone, è anche vero che molte Aziende ci stanno pensando e stanno sperimentando in questa direzione.
Prima tra tutti Amazon che, come abbiamo detto in un precedente articolo, negli USA sta sperimentando la consegna con i droni e che a fine estate è riuscita ad avere l’approvazione del suo programma di delivery con drone dall’ente del volo americano.
Ad Amazon si sono unite altre Società, come ad esempio Walmart e Tesco (con due progetti pilota per la consegna della spesa con i droni) e, prima di loro, anche Alphabet (Google) e Ups, il primo operatore a essere autorizzato ai voli con aereomobili a comando remoto, oltre a Wing in Australia e di Dhl in Cina.
Wing sperimenta questo tipo di servizio ormai da 1 anno con notevoli vantaggi, soprattutto a causa della pandemia Covid che ha complicato le consegna standard a cui tutti siamo abituati.
Anche la Cina è in prima linea nelle consegne con i droni, un servizio già attivo che riduce il consumo energetico e le emissioni di carbonio a paragone con il trasporto classico.
L’Italia è leggermente indietro in questo senso.
Questo, soprattutto a causa di norme e regolamenti molto più rigidi che, al momento, non consentono questo tipo di sperimentazione avanzata.
Anche se il Coronavirus accelerato l’approccio all’innovazione da parte di molte Azienda italiane e del Governo (basti vedere la sperimentazione per il trasporto di campioni biologici e generi biomedicali avvenuta a Roma) la strada verso il Delivery aereo è ancora molto lunga.