LGS DRONI

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SU LA STAMPA UN ARTICOLO CHE PARLA DI LGS DRONI

La Stampa parla di LGS DRONI

LGS DRONI è stato protagonista di una giornata insieme agli studenti dell’Istituto agrario “Virginio” di Cuneo, con una dimostrazione pratica di agricoltura di precisione con i droni svolta dai tecnici e destinata ai futuri periti nel campo didattico di due ettari in frazione Madonna dell’Olmo a Cuneo.

Vi proponiamo un articolo pubblicato su La Stampa - Cronaca di Cuneo, dal titolo:

“Studenti dell’agrario imparano a usare i droni per difendere i raccolti”

Futuri periti agrari a lezione di “coltivazioni tecnologiche” tra videocamere multispettrali (servono a individuare le zone critiche prima di un raccolto), sensori che indicano se un frutto è maturo, droni usati per rilasciare insetti fondamentali per la lotta biologica ai parassiti.

E’ successo l’altra mattina nel campo didattico dell’Istituto agrario “Virginio” di Cuneo, in Frazione Madonna dell’Olmo: 2 ettari di terreno usato dalla scuola superiore per le “uscite pratiche”.

Di fatto una piccola Azienda gestita da professori e alunni che, dopo il raccolto, in molti casi si occupano anche della lavorazione. Ci sono filari di meli, ciliegi, castagni, noccioli, peschi, poi uva da tavola, due serre, uno spazio per le piante ad alto fusto, una centralina meteo alimentata a pannelli solari, un laghetto che si riempie quando piove e garantisce acqua anche nei periodi di siccità.

L’altra mattina 50 ragazzi di quinta hanno avuto per docenti agronomi ed esperti di droni, per scoprire quanta tecnologia c’è nelle coltivazioni e come è cambiato il modo di condurre un campo, riducendo gli sprechi: non a caso si chiama agricoltura di precisione.

Questo campo didattico è il nostro laboratorio più importante - dice la dirigente del Virginio-Donadio, agrario alberghiero, Patrizia Venditti - i ragazzi devono conoscere il sapere tradizionale, ma anche gli avanzamenti tecnologici dell’agricoltura.

A fare lezione ai ragazzi c’erano l’agronama Nicoletta Ballario, consulente della Bioplanet di Bologna (la maggiore Azienda italiana che produce insetti e acari per la difesa biologica delle colture) e Luigi Gronchi, responsabile della LGS DRONI di Narzole, specializzata nei trattamenti biologici dall’alto.

Spiegano:

“In provincia i trattamenti con droni sono ormai diffusi per coltivazioni di noccioli, pomodori, mais, soia. Le nuove tecnologie permettono di minimizzare l’impatto ambientale, risparmiando anche tempo: per verificare un ettaro di noccioli adesso bastano 5 minuti, mentre prima si faceva a mano. In un campo di mais maturo un controllo dall’alto evita di entrare nei filiari con i trampoli, come si faceva in passato.”

Tra le dimostrazioni anche un drone che si è alzato in volo per rilasciare, a 5 metri di altezza, polvere di crusca con all’interno insetti utili alla lotta biologica sui filiari dei meli ormai in piena fioritura.

Tra gli studenti alcuni sono appassionati di droni, come Daniel Giorcelli, 19 anni:

“Questa è l’agricoltura del presente, non del futuro. Ho un drone tutto mio: mi interesso dell’aerospazio fin da bambino e questi strumenti sono versatili e utilissimi anche ai campi”.