LGS DRONI

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I DRONI USATI PER SALVARE LE FORESTE

Produzione della legna e del legname, rimozione degli inquinanti dall'aria, protezione da frane e valanghe, assimilazione del Gas a effetto serra conosciuto con il nome di CO2: questi sono solo alcuni dei servizi che le Foreste danno al nostro Mondo a vantaggio dell'ecosistema e della nostra stessa salute.

Le Foreste da sempre permettono di migliorare la qualità della nostra vita e si classificano come luoghi perfetti in cui trascorrere il nostro tempo libero.  Salvarle non è solo un obiettivo, ma un vero e proprio obbligo per l'intera umanità. 

Come fare a mantenere inalterate le potenzialità di ogni foresta per le future generazioni?

E' necessario prima di tutto che periodicamente le foreste vengano censite, esattamente come avviene per la popolazione umana, per rilevarne i cambiamenti in atto e per tenerle sotto controllo il più possibile, evitando così problemi che potrebbero diventare irrecuperabili.

Ma acquisire informazioni sulle foreste tramite le tradizionali misure fatte a terra è un lavoro molto complesso, lungo e costosissimo soprattutto per l'estensione dei nostri boschi: la popolazione di alberi sul nostro territorio è stimata in circa 12 miliardi di individui.

In tale contesto si inseriscono le nuove tecnologie di telerilevamento. 

Il progetto Europeo FRESh LIFE – Demonstrating Remote Sensing Integration in Sustainable Forest Management(LIFE14/IT000414) -, si pone l’obiettivo di dimostrare l’uso dei Droni per acquisire informazioni di supporto alla gestione forestale sostenibile.

Per lo sviluppo del progetto sono state selezionate quattro aree forestali dimostrative in tre regioni per un totale di circa 1000 ettari tra Toscana, Lazio e Molise. In ogni area sono stati compiuti dettagliati rilievi a terra per permettere di valutare la qualità delle stime realizzate da telerilevamento con droni.

sono stati utilizzati due droni differenti: uno, che consente di acquisire dati su una superficie complessiva compresa tra 20 e 50 ettari in funzione dell’accessibilità e dell’orografia dell’area e di ottenere nuvole di punti georeferenziati con una densità intorno ai 50 punti per metro quadro. I dati LiDAR permettono una completa e dettagliata ricostruzione tridimensionale delle superfici rilevate. L'altro, ad ala fissa, capace di acquisire immagini nelle lunghezze d’onda del visibile e dell’infrarosso vicino, con altissima definizione e in grado di rilevare dettagli fino a pochi centimetri.

I dati raccolti da questi Droni permettono di stimare una serie di indicatori inerenti il tipo di bosco, la sua composizione e lo stato di salute che sono essenziali per guidare le scelte di gestione forestale sostenibile.